La pianta dello Zafferano
La specie della pianta dello zafferano
Lo zafferano è bulbo tubero officinale di facile coltivazione che appartiene alla famiglia delle Iridacee.
È una pianta erbacea perenne con foglie spadiformi (la lunghezza e la forma ricordano una spada).
Il fiore è formato da cinque petali violetti, uno stilo di colore giallo e tre stigmi Rossi. Le foglie sono strette e lunghe e arrivano fino a 30-35 cm.
Sono state classificate circa 80 specie diverse di crocus, tutte diffuse nell’Europa mediterranea e l’Asia occidentale. Quelle più simili all’crocus Sativus sono:
- Crocus cartwrightianus herbert
- Crocus pallasii
- Crocus hadriaticus herbert
- Crocus thomasii ten
Tutte queste sono specie ornamentali con stigmi più corti e non commestibili. Essi, si riproducono per via agamica (si riproducono moltiplicandosi tra di loro senza impollinazione) e da un bulbo tubero possono nascere fino a 12 bulbi cloni (con DNA uguale al bulbo madre) e la diffusione per questo motivo è strettamente legata all’azione dell’uomo.
Classificazione botanica della pianta
Classe: Monocotyledomea
Ordine: liliflorea
Famiglia: iridacee
Genere: crocus
Specie: Sativus.
L’origine della pianta
Si pensa che l’origine del Crocus Sativus sia derivato da un incrocio tra due specie originarie dell’isola di Creta: il Crocus cartwrightianus herbert e un’altra specie affine. Oppure per selezione: particolari Crocus cartwrightianus selezionati da antichi agricoltori proprio allo scopo di propagarne la coltivazione.
Descrizione della pianta
II bulbo tubero rappresenta l’unica parte riproduttiva per questo tipo di pianta. E di forma ovale e schiacciata, rivestita da tuniche scure che servono a proteggere le parti più sensibili, soprattutto i germogli che sono posti sulla parte superiore del bulbo.
Il loro diametro può oscillare dai 2,5 ai 5 cm e il loro peso può arrivare fino a 25 g.
Nella parte inferiore del bulbo ci sono le radici di colore bianco e una lunghezza che va dai 5 ai 10 cm. Queste radici servono (durante il periodo di vegetazione) ad accumulare le sostanze nutritive per formare i germogli che andranno in fioritura l’anno successivo.
In un bulbo tubero ci sono fino a 20 gemme differenziate: di queste sono tre daranno origine a fiori e foglie (essendo di dimensioni maggiori), mentre le altre daranno origine a nuovi bulbi. Dalle gemme più grandi si svilupperanno dei getti ricoperti da una cuticola protettiva di colore bianco che raggiungerà la superficie del terreno perforandolo.
Il fiore
il bulbo tubero riprende la sua attività vegetativa nel periodo settembre-ottobre. In questo periodo le gemme e le sue radici si riattivano e dalla gemma apicale che si trova sulla parte alta centrale esce un getto che ricopre le foglie sottili di colore bianco quasi trasparente che protegge le foglie. Questa guaina protettiva viene denominata spata e cessa di crescere nel momento in cui fuoriesce dal terreno.
La sua funzione di proteggere finisce quando viene perforata dalle foglie.
Dentro la guaina protettiva si sviluppano le foglie che circondano fiore.
Il fiore di colore viola scuro formato da sei petali. All’interno del fiori ci sono gli stami e gli stimmi.
Gli stami di colore giallo, rappresentano la parte maschile in cui è presente il polline.
La parte femminile è formata dall’ovario, lo stilo, gli stimmi. L’ovario si trova alla base del bulbo e da esso si genera un lungo stilo di colore giallo. Esso percorre tutto il getto arrivando fino alla base delle fiore da cui si divide in tre lunghi stimmi di colore rosso.
L’apparato radicale
Le radici del bulbo tubero si sviluppano nel periodo vegetativo. Esse si sviluppano alla base del bulbo e possono arrivare fino al 20-25 cm e sono molto sottili. Cessano la loro attività quando inizia l’ingiallimento delle foglie; segnale della fine del ciclo biologico. Inoltre dalle parti inferiori si formano una o più radici contrattili che hanno la funzione di spingere bulbo tubero nella giusta profondità secondo le esigenze e condizioni climatiche.
Le foglie
Le foglie del crocus sono di colore verde intenso e lineare. La loro lunghezza arriva fino a 40 cm e la larghezza varia dai 2 ai 3 mm. Le prime foglie si vedono nel mese di ottobre e il loro numero per ogni bulbo, varia in base alla dimensione del bulbo stesso. Di solito il numero varia da 6 a 9 foglie per bulbo tubero. Dalla quantità di foglie si può risalire alla dimensione del bulbo tubero (diametro). Nel caso di 6-9 foglie esso sarà un bulbo di circa 2,5 cm di diametro mentre un bulbo di 1-1,5 cm di diametro il numero non supera 2-3. Nel periodo di Maggio si potrà notare che le foglie l’avvizzimento delle foglie, segno che la moltiplicazione dei bulbi e quindi il ciclo vegetativo è finito.
I nuovi bulbo tuberi
I bulbo tuberi sono triploidi (corredo cromosomico a triplo assetto) per cui sterili (fiore senza seme). Essi si riproducono per via agamica e la loro diffiusione è strettamente legata all’uomo tramite la coltivazione.
La riproduzione inizia subito dopo la fioritura tra la fine di Ottobre la metà di Novembre e inizia dal bulbo tubero “madre” (il bulbo impiantato nel mese di agosto).
La riproduzione avviene sia dalle gemme apicali (che sono quelle da cui si sono formate le foglie), da cui si avranno bulbi di dimensioni maggiori, sia dalle gemme basali che variano da quattro a cinque.
Dalle gemme basali deriveranno bulbi tuberi più piccoli rispetto quelli generati dalle gemme apicali.
Nel periodo che va da Novembre a Marzo i nuovi bulbi tuberi aumenteranno il loro volume (solo se avranno avuto una buona concimazione organica) ed avverrà il completo riassorbimento della bulbo tubero madre. Nel periodo che va da Giugno a Luglio le foglie saranno completamente essiccate e questo significa che il bulbo tubero è entrato in dormienza ed è pronto per essere spiantato.