Conviene di piu’ acquistare i bulbi al Kg o al Pezzo?

Quando si decide di fare un investimento in una produzione di zafferano e’ fondamentale partire dall’impiantare bulbi di zafferano di qualita’ che permettono di avere una produzione nel tempo piu’ soddisfacente. 
Questo e’ necessario perche’ gli stimmi di zafferano nascono dai bulbi di zafferano e la qualita’ del bulbo determina non solo la qualita’ dello zafferano ma anche la  quantita’ di zafferano prodotto.
Spesso ci si concentra nel verificare che lo zafferano prodotto sia di I categora senza verificare che la quantita’ prodotta sia adeguata all’investimento fatto. Bisogna considerare che lo zafferano e’ una produzione che si basa sul contributo minimo di moltissimi fattori di produzione. In altre parole, un grammo di zafferano viene prodotto da diverse decine di stimmi e da diverse decine di bulbi impiantati.
Ad esempio, la dimensione degli stimmi non e’ rilevante se si pensa ad un singolo fiore o a poche decine ma diventa determinante nella produzione quando diventanto migliaia.
Ecco allora che si pone la domanda sul tipo di investimento da effettuare per avere nel tempo risultati adeguati.
L’investimento iniziale e’ fondamentale per avere nel tempo, un ritorno adeguato e questo dipende oltre che dalla strategia aziendale, anche dai bulbi che si acquistano. Non basta valutare la sola qualita’ dei bulbi ma bisogna valutare anche la quantita’ di bulbi che si impiantano. Non sempre la stessa quantita’ da gli stessi risultati.
Abbiamo cercato di dare risposta a questa domanda attraverso un esperimento condotto da Settembre 2020 a Novembre 2020.

Lo Zafferano e’ una questione di investimento

Va innanzitutto detto che lo zafferano è una produzione che ha un valore economico  che dipende dalla capacità dell’impresa di saper posizionare sul mercato il prodotto ad un prezzo adeguato e generare utile.
Quando si intende la capacità dell’impresa di fare utile, non significa vendere lo zafferano al prezzo più alto ma vendere la propria produzione affinché si possa avere un pareggio ho un utile considerando i ricavi e di costi.

Nella produzione agricola il valore della produzione è dato dalla PLV che è il valore totale che si ottiene sottraendo dalla produzione lorda totale (PLT) di una azienda agricola i reimpieghi che vengono effettuati in azienda (definibili come produzione reimpiegata o Pr) che determina il valore della produzione a seguito dell’attività agricola.

In questi termini è possibile stabilire il valore della produzione che deriva sìa dalla produzione degli stimmi di zafferano sia dalla produzione dei bulbi riprodotti negli anni a seguire.
Si effettua l’investimento all’anno 0 e ci si aspetta che una certa quantità di bulbi piantata all’anno 0 possa produrre una quantità di bulbi superiore negli anni successivi e di conseguenza una maggiore produzione di stimmi di zafferano negli anni successivi in modo progressivo.

Per questo motivo l’investimento è qualcosa che deve prescindere dal solo prezzo dell’acquisto iniziale dei bulbi da impiantare ma deve considerare una serie di fattori che permettono di ottenere la massima performance dell’investimento.

Questo ricade inevitabilmente nella valutazione dell’acquisto dei bulbi di zafferano. Infatti le scelte di investimento possono essere diverse.
Si puo’ decidere di acquistare bulbi di piccole dimensioni che producono pochi fiori ma che hanno un investimento iniziale piu’ basso oppure a bulbi di maggiori dimensioni e quindi più produttivi fin da subito facendo un investimento più elevato affinché si abbia una maggiore produzione fin da subito. Questo dipende dalla strategia aziendale.
Per cui è fissata la propria strategia bisogna andare a considerare quali sono i fattori produttivi e quindi i bulbi che permettono di raggiungere efficacemente il proprio scopo.

Quale dimensione di bulbi scegliere?

La scelta della dimensione dei bulbi di zafferano da impiantare soprattutto al primo anno è determinante in funzione della strategia che si vuole adottare e ha notevoli impatti sui risultati futuri.
Principalmente chi impianta bulbi di piccole dimensioni (Circonferenza media <10cm)preferisce partire con un investimento molto basso e avere una produzione soddisfacente solo a partire da qualche anno più avanti rispetto all’investimento iniziale.
Chi preferisce partire con bulbi di dimensioni grandi (Circonferenza media >)10preferisce avere delle produzioni importanti fin dal primo anno accettando il rischio di una riduzione di produzione naturale negli anni successivi. Le considerazioni fatte fino a qui dipendono strettamente anche dalle tecniche agricole utilizzate nella gestione degli impianti di zafferano.

Negli ultimi anni si è consolidata la filosofia della “virtù sta nel mezzo” e si sono sempre più consolidate le pratiche agricole che prevedono la produzione di bulbi di zafferano adatti ad impianti di produzione di stimmi con bulbi di dimensioni medie che vanno dai 10 (10+) cm di circonferenza hai 13 cm (10+) di circonferenza.

Ad oggi questa misura sembra avere la migliore performance in termini di produzione di stimmi dal primo anno e produzione di bulbi successivi dal secondo anno in avanti.

Bulbi al Kg o a Pezzo?

Sul mercato è possibile trovare offerte di tanti tipologie diverse ma principalmente la vendita dei bulbi di zafferano è riconducibile a due grandi categorie di distribuzione: La vendita al pezzo e la vendita al kg.

La vendita al pezzo e solitamente eseguita da produttori che utilizzano macchinari sia per la selezione che per la conta dei bulbi di zafferano e che hanno una capacità produttiva tale da poter distribuire bulbi di zafferano in modo intensivo.
La vendita al kg è solitamente adottata da produttori che utilizzano tecniche di produzione non Intensive e che utilizzano tecniche manuali per la selezione e la quantificazione dei bulbi da posizionare sul mercato.
La prima tipologia di distribuzione e’ tipica delle produzioni Nord europee dov’è le produzioni Intensive sono molto sviluppate.
La distribuzione al chilogrammo e’ tipica delle coltivazione del Sud Europa più attente ad una selezione ed una particolare attenzione alla qualità dei propri prodotti.

E’ probabibile che la scelta di distribuire i bulbi al pezzo deriva dal fatto che la maggior parte di produttori del nord Europa, in particolare Olanda, utilizzano le medesime tecnologie per la produzione di bulbi di altre specie come gladioli, tulipani, ecc.. Per cui, risulta piu’ conveniente questo tipo di distribuzione. Mentre la verifica della produzione per altre tipologie di fiori puo’ essere fatta a per numero di fiori (e’ interessante sapere quanti fiori di tulipani si sono prodotti), per lo zafferano il valore di produzione puo’ essere calcolato solo in quanti grammi di zafferano sono prodotti sulla quantita’ di bulbi piantati.

Si verifica spesso che le produzioni di zafferano che arrivano da coltivazioni intensive sono molto omogenee e le quantità prodotte di stimmi di zafferano in peso sono inferiori rispetto alle stesse quantità di zafferano prodotto da bulbi provenienti da impianti con selezione manuale e non Intensive. Bulbi della prima tipologia di distribuzione hanno tendenzialmente un costo inferiore rispetto ai bulbi della seconda tipologia di distribuzione.

Per questo motivo ci siamo posti il problema si fosse stato migliore vendere i bulbi al kg e al pezzo. Dopo aver analizzato alcune produzioni basando il risultato di produzione di stimmi di Zafferano sul numero di bulbi impiantati abbiamo verificato che è quasi impossibile rapportare il numero di bulbi impiantati rispetto alla quantità di fiori prodotti e di conseguenza di stimmi prodotti in quanto si ottenevano sempre dati disomogenei.

Abbiamo verificato che dire di aver prodotto 1g di zafferano con 100 bulbi non era una valutazione corretta in quanto si stava rapportando un numero con un peso e ovviamente diverse particelle composte da 100 bulbi hanno prodotto un numero i fiori paragonabile ma non un peso di stimmi di zafferano paragonabile.

Per cui è stato necessario rapportare il peso di bulbi prodotti con il peso di zafferano prodotto. La motivazione che sta alla base di questa considerazione sta nel fatto che lo zafferano viene posto sul mercato non a numero ma a peso per cui apportare la produzione interamente a peso ha una valenza matematica più solida.

Bulbi al Kg o a Pezzo, l’esperimento di Clesia

Tuttavia si e’ consolidata nella pratica comune l’usanza di acquistare bulbi di zafferano al pezzo e successivamente valutare produzione in peso.

La scelta di effettuare un esperimento nel 2020 per comprendere quale sia la migliore scelta distributiva è nata dalla necessità di voler comprendere se la nostra tipologia di vendita basata sulla vendita dei bulbi al chilo forse ancora adeguata rispetto alla nuova usanza che negli ultimi anni si sta via via consolidando.

I risultati ottenuti ci hanno confermato che per noi la scelta migliore è quella di distribuire i bulbi al peso in quanto dall’esperimento condotto è emerso che un numero uguale di bulbi di dimensione 10 + ha pesi diversi e quindi la produzione che ne deriva può essere notevolmente influenzata dalla quantità impiantata.

Il nostro dubbio era quello che 100 bulbi avrebbero potuto produrre più o meno zafferano rispetto al peso del Lotto.

Dati di partenza

Per comprendere se la produzione e la distribuzione in peso sia per noi una scelta migliore siamo partiti dal presupposto di voler offrire al mercato bulbi seguendo il concetto della trasparenza.
La scelta strategica che sta alla base di questa considerazione e’ quella di offrire ai clienti Clesia.it medesime condizioni d’impianto cercando di non avere lotti di vendita che potessero o meno agevolare alcuni clienti a scapito di altri.
Va comunque detto che la produzione di zafferano e’ strettamente legata alle condizioni climatiche e del terreno per cui impianti identici possono comunque generare risultati diversi a secoda della zona d’impianto e delle condizioni climatiche.
In questo senso volevamo capire se vendere i bulbi al kg o al pezzo avrebbe comportato delle differenze per i nostri clienti e come avremmo potuto fare per avere clienti che a parità di prezzo acquistassero una capacità produttiva uguale.

Per fare questo abbiamo studiato il peso di 50 Lotti diversi composti tutti da bulbi clesia 10+.

Inoltre abbiamo acquistato in incognito 10 Lotti diversi 10+ da altri fornitori Italiani Olandesi e Francesi e Spagnoli per comprendere se i dati dell’analisi potessero essere comparabili

Abbiamo verificato che il peso rispetto alla dimensione è più o meno paragonabile con alcune differenze circa la forma dei bulbi. Cioe’ abbiamo verificato che un bulbo 10+ aveva sempre una dimensione simile in un medesimo lotto e un peso da 16,0gr a 18,9gr.

E’ stato verificato che bulbi provenienti da aziende più intensive avevano dimensioni paragonabili a quelle dei molto standardizzate con oscillazioni di peso per singolo bulbo di qualche grammo e dimensione che oscillano nell’ordine del mezzo centimetro calcolato sulla circonferenza, ma con pesi minori rispetto alle coltivazini non intensive

Bulbi invece provenienti da aziende non Intensive erano più irregolari e avevano pesi maggiori a parità di dimensioni e dispersione di peso maggiore. La spiegazione può dipendere dalla qualità dell’amido di cui sono composti i bulbi ma non è stato oggetto di approfondimento di questa analisi.

E’ stato notato che imprese Francesi ed Olandesi hanno rilasciato i documenti secondo le norme europee mentre solo un’azienda su quattro Italiana ha rilasciato i documenti previsti dalla normativa. Nemmeno l’azienda Spagnola ha fornito la documentazione. Questo aspetto non garantisce la reale provenienza dei bulbi oggetto di studio.

 
 
 
 

Una volta stabilito che il peso dei lotti Clesia su 100 bulbi era paragonabile a quello dei bulbi di altri fornitori a parità di dimensioni allora si è proceduto a dividere 50 lotti da 100  di bulbi Clesia e a registrare il peso e il peso medio del singolo bulbo calcolato come rapporto tra il peso complessivo è il numero di bulbi (100).

Sono state impiantate 50 aiuole diverse per verificare la produzione  dei lotti e sono state registrati i dati come nella tabella sotto.

I dati Riscontrati di partenza sono i seguenti:

Peso Lotto Bulbi Piantati

  • Peso Medio di 100 bulbi = 1898g | Bulbo singolo 18,98g
  • Peso Minimo di 100 bulbi = 1898g | Bulbo singolo 15,99g
  • Peso Massimo di 100 bulbi = 2236g| Bulbo singolo 22,36g
 
 
 
 

Peso Zafferano Prodotto su Bulbi Piantati

  • Peso Zafferano prodotto Medio su 100 bulbi = 1,73g   
  • Peso Zafferano prodotto Minimo su 100 bulbi = 1,59g   
  • Peso Zafferano prodotto Massimo su 100 bulbi = 1,93g   
 
 
 
 

E’ stato notato quindi una correlazione tra il numero di bulbi piantati e la quantita’ di zafferano prodotto.

Dall’analisi delle curve gaussiane abbiamo verificato che valori all’interno del peso del singolo bulbo di
18,98g +/- 1,57g danno maggiori probabilita’ di dare valori di produzioni migliori.


 
 
 

Abbiamo dedotto che  in fase di vendita sarebbe necessario poter pesare ogni singolo bulbo per garantire la giusta produzione.
Dato che ad oggi questo sistema non e’ disponibile nelle aziende che commercializzano bulbi di zafferano, la strada percorribile per ridurre la disparita’ nella distribuzione dei lotti di produzione, risiede nella distribuzione dei bulbi di zafferano per peso affinche’ si possa avere una percentuale di produzione media di zafferano prodotto per ogni kg di bulbi piantato omogenea.

Conduzione dell’indagine

Sulla base di tali osservazioni sono state svolte indagini prospettiche per verificare come un impianto di 1000 bulbi si comporta nel tempo e le differenze di valore di PLT in 10 anni.
Sono stati ipotizzati 3 impianti da 1000 bulbi e sono stati verificati i dati di produzione nel tempo sia dei bulbi che dello zafferano prodotto.

Per verificare le differenze sono stati definiti acuni parametri:

  • Svilluppo dei nuovi bulbi l’anno successivo= +30%
  • Produzione annuale di zafferano al kg = 78g per kg (0,0916%)
  • Prezzo di valorizzazione dello zafferano essiccato= € 8,00/g
  • Prezzo di valorizzazione dei bulbi di zafferano= € 15,00/kg

I dati relativi ai primi 4 periodi sono stati calcolati tenendo conto della crescita del 30% annuale della produzione dei bulbi. Per i successivi 7 periodi sono stati calcolati attraverso una proiezione basata su interpolazione lineare.
Tenendo conto dei tre dati in esame si e’ visto che tra il valore minimo e massimo c’e’ una differenza del di circa il 60% portando ad una differenza di PLT alla fine del 10 periodo.

 
 
 
 

I grafici mostrano un’allargamento dell’andamento della differenza di produzione man mano che si procede con i periodi.
Un lotto da 100 bulbi sul limite inferiore di peso ha avuto una PLT a fine periodo minore di 996,00 € rispetto ad un lotto di 100 bulbi 10+ ma con pesi maggiori e di 618,00€ su lotto con peso medio.

Considerazioni di Investimento 

Da questo e’ possibile fare delle considerazioni circa l’investimento.

Ipotizzando di sostenere l’investimento e di vendere i bulbi in eccesso, e’ possibile calcolare il ritorno sul capitale investito (ROE) – calcolato su Utile/Capitale.

Da dati statistici e’ possibile ipotizzare che circa il 40% dei Ricavi sia imputabili ai costi (la % occorre solo a mostrare le differenze tra i diversi range di produzione e occorre a rendere omogenei i calcoli. Non sono state fatte considerazioni circa gli aspetti di gestione dell’azienda agricola che non sono oggetto di questo studio, qualsiasi % comunque applicata non cambierebbe la logica dello studio).

Dati di Partenza:

  • Capitale: denaro necessario per acquistare i bulbi (al netto delle altre passivita’).
    Sono stati ipotizzati il valore di acquisto di 1000 bulbi tenendo in considerazione il loro peso.
    • Investimenti in lotto da Peso Medio di 1000 bulbi = € 250,00
    • Investimenti in lotto da Peso Minimo di 1000 bulbi = € 190,00
    • Investimenti in lotto da Peso Massimo di 1000 bulbi = € 280,00

 

  • Utile netto: Valore dello zafferano venduto ridotto del 40% (costi di gestione) e ammortamento bulbi (10% anno fino anno 9)

La progressione del ROE mostra come al variare del peso del singolo lotto di bulbi si ha una variazione del ritorno sul capitale aziendale. Dal Quarto periodo in avanti la differenza tra i due valori e’ superiore del 10%

 Conclusioni

Data l’impossibilita’ da parte dei produttori e dei distribuotre di garantire un peso esatto per ogni singolo bulbo in quanto un impianto da 1000 bulbi puo’ produrre +/- 60% del valore della produzione ( intervallo Min,Max) , la scelta di distribuire i bulbi di zafferano al kg anziche’ al pezzo si rileva la migliore in quanto ipotizzando di acquistare 1000 bulbi da 16gr si puo’ produrre anche il 60% in meno rispetto all’acquisto di 1000bulbi da 20gr dopo periodi.

Dato che 1000 bulbi possono avere il medesimo costo di acquisto ma non lo stesso peso, la scelta puo’ essere piu’  o meno conveniente a seconda della probabilita’ di ottenere un lotto di dimensioni corrette.
Ipotizzando l’acquisto di 20kg di bulbi, e’ possibile avere sempre un corretto raffronto circa la produzione in quanto la quantita’ di produzione dipende dalla quantita’ di amido acquistata. Questo dipende dal fatto che in un kg di bulbi possono essere o 50 bulbi da 20gr oppure 60 bulbi da 16,6gr. L’una o l’altra scelta a parita’ di costo e di condizioni di produzione non cambia il valore di produzione.
Se si acquistasse un lotto da 1000 bulbi (che potrebbe pesare 20kg o pesare 16,6kg) sarebbe necessario acquistare ulteriori 3,4kg (circa 205 in piu’) di bulbi di peso inferiore per arrivare alla produzione fornita dallo stesso acquisto fatto al kg.

Acquistare 20Kg a 280,00€ potrebbe essere piu’ conveniente che acquistare 1000 Bulbi allo stesso prezzo in quanto potrebbe essere necessario acquistare ulteriori 205 bulbi per raggiungere il medesimo potenziale di produzione (+57,4 € – 205*0,28€ ).
Dato che le considerazioni sopra possono avere un notevole impatto soprattutto per impianti di grandi dimensioni si ritiene opportuna la vendita al kg.



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