Zafferano

1000 metri quadrati

Piantare I bulbi una distanza di 10 cm uno dall’altro dovrebbe essere una distanza media da poterti garantire sia un buon raccolto che un buon numero/peso di bulbi… Quindi giusto x dare dei numeri, per raggiungere un obbiettivo che è quello di un kg dovrei calcolare di raggiungere circa 70000 bulbi… Basterebbe avere a disposizione un terreno di circa 1000 metri quadrati? E come rete di vendita di zafferano si riesce a vendere facilmente nel campo della ristorazione?

Piantare I bulbi una distanza di 10 cm uno dall’altro dovrebbe essere una distanza media da poterti garantire sia un buon raccolto che un buon numero/peso di bulbi… Quindi giusto x dare dei numeri, per raggiungere un obbiettivo che è quello di un kg dovrei calcolare di raggiungere circa 70000 bulbi… Basterebbe avere a disposizione un terreno di circa 1000 metri quadrati? Il conto dal punto di vista matematico dovresti farlo per kg di bulbi perchè ad ogni bulbo corrisponde un peso/dimensione. mediamente, bulbi da 3,5cm di diametro hanno peso intorno i 20gr per cui in un kg ce ne sono circa 50 (fino anche a 60). Piantare a 10cm è un dato troppo ampio perchè devi considerare, scoli, distanza tra prode ecc. Consiedera che per ogni metro quadro puoi piantare 30 bulbi -> 60bulbi a anche 120. Noi ad esempio piantiamo circa 3cm tra un bulbo e un altro a fila doppia (circa 1,5kg/mq) perchè ogni anno spiantiamo. Se pianti a 10cm puoi lasciare anche i bulbi 2 anni sotto. Quindi se tu volessi produrre un kg di zafferano dovresti piantare almeno 16q di bulbi (almeno 80000). Questo è un conto che consideri fatto al 2° di impianto perchè al primo anno la resa è molto più bassa (anche meno della metà). In definitiva per arrivare al kg dal 2°anno dovresti investire in almeno 10q di bulbi per averne ( se le condizioni annuali sono buone e hai utiilizzato una buona tecnica di coltivazione) 15-16q l’anno successivo. Per la vendita, i segmenti di mercato sono moltissimi (nn solo in campo alimentare). In generale la ristorazione assorbe bene la tua produzione ma molto dipende dal tuo prodotto (deve essere di qualità), dal tuo prezzo e dalla tua capacità di saperlo vendere.
3. nel caso di proprio laboratorio quali strumenti di ha necessità oltre a bilancia ed essiccatore ?

Nel caso di confezionamento per conto proprio è necessario attrezzarsi con un laboratorio che sia conforme alla 852/2004.  esiste la possibilità di effettuare l’essiccazione in conto proprio ma il confezionamento in conto terzi questo perché a dicembre di quest’anno dovrebbe entrare in vigore una nuova legge che permette la prima trasformazione dello zafferano senza particolari requisiti igienico sanitari, cosa che comunque non è prevista per il confezionamento. se si ha il proprio laboratorio gli strumenti che tipicamente vengono utilizzati sono pinzette e contenitori di acciaio per separare le diverse parti del fiore. Oltre logicamente a tutte le attrezzature che occorrono per garantire il igienicità degli alimenti

4. ho sentito parlare di essiccazione a freddo, si usa, ed in generale come faccio ad accorgermi quando è il punto giusto di essiccazione ?

essiccazione a freddo viene comunque effettuata all’interno di essiccatore. dato che dovresti procurarti un igrometro adatto allo scopo Esiste un metodo empirico per capire se lo zafferano è alla giusta umidità. solitamente dopo un certo periodo di essiccazione vengono tastati  gli stimmi per vedere il loro grado di friabilità. se tendono a spezzarsi molto facilmente e restano rigidi Allora lo zafferano ha raggiunto l’umidità corretta.

5. dato che i pistilli si raccolgono sul campo e qualche volta possono essere sporchi da terra o acqua c’è la possibilità che vengano contaminati con salmonella o batteri?

lo zafferano solitamente deve essere raccolto quando il fiore è ancora chiuso. l’acqua solitamente non porta malattie allo zafferano Anche perché l’essiccazione permette l’uccisione della maggior parte degli agenti patogeni che potrebbero entrare a contatto con lo zafferano. sia per un discorso qualitativo che per una sicurezza alimentare lo zafferano sporco di terra viene eliminato dalla produzione. ciò non succede se come detto sopra lo zafferano viene raccolto quando il fiore è ancora chiuso punto cioè la mattina presto.

6. vengono fatte le analisi per sapere se ci sono metalli pesanti o batteri sia sul campo che sui pistilli ?

Esistono delle analisi specifiche per analizzare la presenza di componenti del genere all’interno anche se solitamente lo zafferano non raccoglie componenti nocivi.  la presenza di metalli pesanti o altre sostanze viene rilevata attraverso analisi che vengono definite multiresiduali e che permettono di capire anche i diversi trattamenti che sono stati fatti in campo come ad esempio diserbanti. questo tipo di analisi viene fatto dagli enti certificatori biologici nel caso in cui la tua azienda sia a conduzione biologica certificata.

7. quanto è vero il discorso qualitativo sulla raccolta dei pistilli quando il fiore non è ancora schiuso ?

la qualità dello zafferano dipende non tanto Dalla raccolta che comunque deve avvenire nel più breve tempo possibile ma quanto tutto il processo di produzione sia in campo come ad esempio la preparazione del terreno e la conduzione Durante la fase vegetativa dei bulbi ma soprattutto nelle fasi successive di scrittura ed essiccazione in quanto lo zafferano degrada molto velocemente ed è quindi necessario invasettare lo zafferano entro breve tempo. ad esempio dalla raccolta dei fiori alla conservazione in vasi di vetro chiusi, il processo non deve andare oltre le 24 ore. logicamente bisogna tenere in considerazione i tempi più lunghi di essiccazione

alcuni bulbi hanno delle spate secondarie . le posso eliminare per ingrossare maggiormente i nuovi bulbi o rischio di danneggiare irreparabilmente il bilbo ?

le spate secondarie genereranno bulbi più piccoli e solitamente questo tipo di lavoro non si fa per due motivi:

1- che ti ci vorrebbe moltissimo tempo per fare questo lavoro perché dovresti andare a scavare ogni singolo bulbo e a togliere le spade singolarmente

2-  ferire i bulbi rischierebbe di danneggiarlo perché sarebbe più debole suscettibile a malattia

Alcuni Dubbi sulla Produzione

Salve mi chiamo Giorgio e vi scrivo dalla Valle d’Aosta. Ho deciso di provare la coltivazione dello zafferano nella mia regione, per quest’anno mi sto informando ed è per questo che mi rivolgo a voi.
Ho visto parecchi vostri video e ho visitato parecchi siti e mi sono rimasti alcuni dubbi. Volevo, se possibile e quando avete tempo, ricevere queste informazioni.
1-bisogna sempre, dopo l’espianto, fare ai bulbi un bagno preventivo per evitare infezioni e malattie? con cosa e come?
2- per l’essiccazione il tempo qual’è? ho letto 2/3 ore o addirittura 10/12 ore, il giusto avendo un essiccatore elettrico?
3- qual’è il metodo per ottenere bulbi di misura grande?
4- lo zafferano ha una scadenza di conservazione? quanto?

Grazie della cortesia in attesa di rivolgermi a voi il prossimo anno per l’acquisto dei bulbi……. Mi sto preparando con terreni e attrezzature idonee, credo si possa fare qui in Valle d’Aosta. 

Salve Giorgio Grazie per averci contattato e possiamo già dirti subito che in Valle D’Aosta abbiamo circa 10 produttori che seguiamo attivamente e  lo zafferano cresce senza problemi sia a basse altitudini Sia ad altitudini alte. Un Nostro produttore coltiva Zafferano a circa 2800 metri di altezza.

Per rispondere a tutti i tuoi dubbi provo a sintetizzare il più possibile le informazioni anche se ci sarebbe molto di più da dire.

1- per quanto riguarda il bagno preventivo solitamente si utilizza solfato di rame o ossicloruro di rame che è un potente anti crittograme e che permette di ridurre il rischio di infezioni fungine.
Tuttavia per nostra esperienza abbiamo verificato che se si procede ad una buona pratica agricola non c’è bisogno di effettuare il bagno preventivo in solfato di rame in quanto il costante monitoraggio e la tenuta agricola riducono la perdita a un massimo del 2% sul totale.

Se si vuole procedere al bagno in solfato di rame è necessario preparare una soluzione rispetto a quanto è prescritto dal prodotto specifico acquistato e bagnare i bulbi per qualche secondo senza ” affogarli”, farle asciugare e successivamente piantarli.

2- l’essiccazione andrebbe monitorata attraverso un igrometro o attraverso analisi specifiche sullo zafferano. Solitamente viene essiccato a bassa temperatura in forni ventilati fino a quando a livello empirico è possibile verificare la idratazione degli stimmi facendo una semplice verifica. Dopo un tempo di 2 ore si va a vedere se lo stimma resta dritto e non è più morbido e tende a spezzarsi. Dopo due ore  se  questo non avviene vuol dire che il tempo non è sufficiente e quindi va allungato il tempo di asciugatura. Il Tempo di asciugatura dipende principalmente dal tipo di essiccazione e dalla temperatura e Può variare dai 40 minuti per tostature superiori ai 60-70 gradi 12 ore ma anche 15 a seconda dell’umidità durante il momento di raccolta  e per essiccazione a bassa temperatura intorno ai 35 gradi.

3- La tecnica migliore per ottenere bulbi di grandi dimensioni è quella di avere un terreno ben bilanciato, uno spazio sufficiente tra i bulbi e la giusta profondità di semina rispetto il terreno che ospita i bulbi.
Anche se bisogna specificare che bulbi di grandi dimensioni tendono a crescere negli anni successivi in modo meno proporzionale rispetto a bulbi di dimensioni più piccole. Provo a fare un esempio:  se si hanno due bulbi da 50 g ciascuno presumibilmente nel secondo anno di semina questi bulbi otterranno circa 180- 200 grammi di bulbi figli.

Se invece si hanno 5 bulbi da 20 grammi la crescita sarà presumibilmente maggiore Ottenendo anche 250 g di bulbi figli.

Logicamente questi sono dati indicativi e le variabili in campo Sono moltissime è molto dipende sia dalla tecnica agricola sia dalla capacità da parte dell’imprenditore di riuscire ad avere un terreno bilanciato adatto alla coltivazione dello zafferano.
Infatti non è sempre corretto spargere concime organico e misura di 3 kg per ogni metro quadrato in quanto un terreno molto ricco di natura potrebbe andare oltre la quota necessaria di quindi sortire l’effetto opposto. La concimazione dovrebbe sempre avvenire dopo delle analisi specifiche del terreno.

4- solitamente lo zafferano ha una lunga scadenza e in teoria se si conserva efficacemente, lo zafferano è buono da consumare anche dopo 4 anni. E’ Considerare il decadimento delle sostanze all’interno del prodotto come crocina picrocrocina e lo sviluppo del safranale per decomposizione che alterano le proprietà organolettiche dello zafferano e solitamente lo zafferano dopo 24 mesi già può essere considerato vecchio. La data di scadenza viene definita dall’impresa in modo autonomo secondo i propri processi di produzione e la qualità che garantisce. Le scadenze proposte sul mercato sono 18-24 mesi solitamente.
Giada

Bulbi per Grammo

Buona sera, scusate se sembro insistente, vorrei porvi una domanda, a riguardo la raccolta dello zafferano, per la vostra esperienza quanti bulbi servono orientativamente per ottenere un grammo di zafferano?

 

Buongiorno Antonio, la produzione è molto variabile, mediamente occorrono circa 160 fiori (60-80 Bulbi) per un grammo di zafferano. Ma va considerato il terreno, la stagione e la tecnica agronomica. Ad esempio più distanti sono e più saranno grandi il prossimo anno e più fiori saranno prodotti ma hai un costo molto più alto di gestione del campo è una riduzione della grandezza l anno successivo ma un aumento del peso complessivo del raccolto dei bulbi più alto.

Bulbi per Kg

Vorrei chiedervi orientativamente a quanti bulbi corrisponde 1 kg

In 1 kg corrispondono circa 50 bulbi di zafferano tutti facenti dai 2-3 fiori

C’è la possibilità di vendere a voi il prodotto ottenuto o avete qualche canale commerciale che consigliate a chi è nella vostra rete?

Non vendiamo stimmi di zafferano ma abbiamo una rete di contatti in tal senso. Tra i nostri clienti scegliamo quelli che hanno fatto ordini ripetuti negli anni e che hanno una produzione consolidata e sono in regola con le norme igienico-sanitare e con certificazione bio a seconda dei casi. A questi clienti passiamo gli ordini che ci arrivano dai clienti. Inoltre abbiamo attivato un progetto con alcuni partecipanti al corso 2019 per la creazione di un marchio per lo sviluppo di prodotti per il mercato Euro-Usa. Il progetto è ancora nella fase embrionale e stiamo lavorando per svilupparlo.

Che tipo di assistenza fornireste?

Possiamo fornirvi sia assistenza alla coltivazione (gratuita e legata all’acquisto dei bulbi) sia assistenza amministrativa e di business (servizio a pagamento). In più ogni anno organizziamo il corso di formazione a cui partecipano persone da tutta Italia. Il corso è adatto proprio ai neofiti e tratta argomenti di produzione e di sviluppo d’impresa attraverso metodologie innovative. A seconda dell’ordine che ci confermate il corso, per incentivare la cultura lo diamo anche in omaggio ( ha un valore di 80€ a persona)

Cotrollo Bulbi Impanto Pluriennale neofita

Sono una neofita e ho molti dubbi.
Quest’anno farò il mio primo piccolo impianto e avrei deciso di farlo pluriennale.
Il mio dubbio è come verificare lo stato di salute dei bulbi.
Essendo interrati come capisco se stanno bene di salute o se c’è qualche marciume in corso ?

Se è il tuoi primo impianto ti sconsiglio di partire già con un impianto pluriennale per una diversa serie di ragioni:

  • Bisogna capire la resa del tuo impianto dopo il primo anno
  • Impari la tecnica di spianto e inizi a perfezionarla
  • impari a riconoscere e selezionare i bulbi
  • impari a verificare i problemi avuti in campo e come si ripercuotono sui nuovi bulbi
  • Puoi misurare la produttività e la redditività dell’impianto

Potresti dedicarti ad una tecnica mista Annuale/Pluriennale (max 2 anni) e vedere come ti trovi meglio.

La tua risposta si trova in questo articolo

è possibile assicurare la coltivazione da danni per maltempo o marciumi , di solito viene fatto ?

Solitamente il l’assicurazione da danni da maltempo viene fatta per colture perenni come ad esempio viti e frutteti. Abbiamo chiesto diverse volte ad diverse Assicurazioni la possibilità di assicurare lo zafferano e il costo, Data la delicatezza del bulbo, il costo è circa la metà del costo dell’impianto. per cui non è conveniente farlo.

E’ adattabile come coltivazione ad un terreno misto sabbia-argilla?

Bisongnerebbe capire meglio la tessitura e le % dei tre componenti + la grana grossa. Comunque non dovrebbero esserci problemi in quanto la presenza di sabbia permette il drenaggio e l’argilla contribuisce al trattenimento della S.O. Provi a controllare anche il pH (dovrebbe essere tra 6.8 e 7.2)

ho eseguito un test con bulbi su due campi differenti che mi hanno reso in maniera differente in termini di fiori ? ma la quantità di fiori non dipende solo dal bulbo madre che ha l’energia per dare il fiore/stimmi . Come mai ho avuto rese differenti ?

la resa in numero di fiori dipende Certamente dal tipo di bulbo che hai impiantato Ma viene influenzata anche dal luogo e dal microclima  dove i bulbi sono impiantate. ad esempio un terreno leggermente più umido tenderà a fare fiori prima mentre un terreno più secco e esposto al sole tenderà a fare una fioritura più abbondante ma più

ho la possibilità di aumentare la qualità del prodotto l’anno successivo se da analisi in laboratorio non risulta in categoria 1, con qualche pratica agronomica ?

la maggior parte delle volte la buona pratica agricola genera sempre Zafferano di prima qualità ed ogni anno lo zafferano è “nuovo”.
se il terreno è bilanciato, l’impianto condotto il modo corretto e soprattutto le fasi di lavorazione sono fatte in modo corrette, solitamente non ci sono cali qualitativi se non durante la conservazione.

ho sentito parlare di rotazione colturale prima dello zafferano e dopo fatto con senape o fave o piselli o leguminose in genere . a questo punto nello stesso appezzamento posso piantare bulbi ogni due anni oppure devo comunque rispettare gli 8 anni prima di poter ripiantare bulbi ?

tenere un campo fermo per molti anni può comportare un costo a livello aziendale perché comunque delle lavorazioni di base vanno fatte. la scelta della rotazione è qualcosa di strettamente personale.

la nostra azienda effettua delle rotazioni biennali e non ci sono problemi per la resa degli anni successivi. e comunque necessario fare in modo che il terreno venga rigenerato attraverso le diverse tecniche previste come ad esempio il sovescio fatto con piante rigeneratrici.

I Bulbi Piccoli Fioriranno?

Domanda:

Buonasera,

Volevo ringraziarvi per i bulbi che ho acquistato lo scorso anno , una 50ina…messi a dimora con i vostri consigli,  ho avuto una discreta fioritura e un ottimo prodotto.

Ora ho espiantato i bulbi che sono diventati circa 340 di varie dimensioni…dai piccoli a quelli medi sui 2,5 /3 cm di diametro e altri oltre i 4 , 5 cm.

Ora come da indicazioni li sto lasciando riposare in un luogo ventilato e fresco in attesa di tipiantarli.

Proverò a seminare anche i più piccoli, secondo voi fioriranno?.

Vi ringrazio per la vostra costante attenzione e per l’ottimo prodotto.

———————–

Risposta:

Buongiorno Francesca,
Direi che hai ottenuto un ottimo risultato. Ti consiglio di pesare i bulbi delle due dimensioni ottenute per capire meglio il risultato che hai ottenuto.
Un buon risultato parte dal 30% in più di bulbi che producono fiori. Cioè per ogni kg piantato dovresti aver ottenuto almeno 1,3Kg di bulbi maggiori di 2,5cm.
Per misurare la dimensione correttamente fai riferimento alla circonferenza. Ovviamente i bulbi non essendo di forma corretta, potrai misurarli o con un metro per sarti oppure con dei fori su di un piano.
I bulbi di piccole dimensioni solitamente non fioriscono, ma li puoi ripiantare in una parte separata del campo e ad una distanza doppia del diametro e a ad una profondità non superiore a 5 cm. Fai in modo che il terreno sia ben ricco e sempre libero da infestanti.
Non tutti i bulbi riusciranno a sopravvivere ma sicuramente quelli che sopravviveranno il prossimo anno diventeranno  produttivi.

Il Peso e il Numero dei Bulbi

Dall’ordine che ho inoltrato e come pubblicizzato sul sito (50-60 per kg) mi aspettavo di ricevere dai 100 ai 120 bulbi, durante l’impianto però ne ho contati 93.
Potrebbe darmi delucidazioni in merito?
La ringrazio

Vendiamo i Bulbi al Kg proprio per questo motivo.
La selezione dei nostri bulbi e totalmente manuale e la produzione non è di tipo intensivo per cui le dimensioni dei bulbi ed il peso dei singoli bulbi non sono sempre uguali.
Infatti un bulbi da 3,5cm può pesare dai 20 ai 25gr e non sarebbe onesto farle pagare bulbi da 25gr e mandarle bulbi da 20gr (le invieremmo comunque lo stesso numero di bulbi da 3,5 ma che produrrebbero meno).

Questo perché i bulbi di zafferano sono composti da amido (come le patate) e ogni singolo bulbo a seconda della coltivazione può avere raggiungere + o meno peso.

Le faccio un esempio:
Tipicamente un bulbo da 3,5cm olandese pesa mediamente 18-20gr mentre un bulbo italiano pesa mediamente 20-22gr per cui un bulbo olandese produce mediamente 1-3 fiori mentre un bulbo Italiano produce mediamente 2-4 fiori.
Se le inviassimo 100 Bulbi olandesi le produrrebbe circa da 100 a 300 fiori mentre con lo stesso numero di bulbi italiani lei produrrebbe da 200 a 400 fiori.
Questo perché ciò che influenza la produzione non è il numero di bulbi che si impiantano ma la quantità di amido presente in ognuno di essi.

Abbiamo pubblicizzato Bulbi da 3,00-3,5cm di diametro, in realtà i bulbi che abbiamo inviato quest’anno sono + grandi
di (intorno 4,00cm).
La quantità di produzione è superiore in termini di fiori per i bulbi più grandi (l’mportante è non andare oltre i 5cm di diametro).

Info generiche

Le scrivo per avere delle informazioni in più a riguardo la coltivazione e la vendita di Zafferano.
Sono una piccolissima azienda agricola composta per la maggior parte da me e da mia moglie, abbiamo visto un sacco di tutorial (la gran parte i suoi)
che spiegano un po tutte le fasi della lavorazione dal bulbo alla raccolta e l’essiccazione dello stelo, quello che mi serviva sapere è se per il momento la coltivazione può essere fatta in serra?va bene una concimazione del terreno con letame equino e ovino? con quanti bulbi mi consiglia di partire le prime volte? ho visto voi vendete bulbi quali mi consiglierebbe? una volta ricavato il prodotto finale c’è mercato locale o mi devo affiancare a strutture che lo ritirano,o ancora peggio non riesco a venderlo? voi come struttura potete anche seguire il singolo agricoltore nelle prime fasi della lavorazione? è una coltura che ne vale la pena provare?
La ringrazio per la sua risposta e le porgo i miei Saluti

La Coltivazione dello zafferano viene eseguita sempre in campo aperto e ad oggi sono poche le sperimentazioni che sono state fatte in serra.
Fondamentalmente il problema principale della coltivazione in serra sta nella aumento eccessivo del umidità del terreno che potrebbe portare a marciumi è una riduzione della produzione dato che lo zafferano fiorisce a basse temperature.
L’epoca di semina è fino alla fine di settembre e la preparazione del terreno con la fertilizzazione viene eseguita principalmente l’anno precedente con diverse tipologie di letame e possono andare bene sia letame equino che ovino a patto che il terreno sia stato analizzato e che si sappia esattamente quale carenza è presente per poter intervenire.
Infatti non è sempre necessaria per la coltivazione, la concimazione.
La coltivazione dello zafferano solitamente parte con un quantitativo di bulbi non superiore a 1000 in quanto si ha il giusto equilibrio tra l’investimento e la resa dei bulbi affinché si possa capire efficacemente tutto il ciclo produttivo dello zafferano.
Per quanto riguarda la parte commerciale lo zafferano è una pianta che può essere efficacemente coltivata ed efficacemente venduta se si procede a creare un progetto dedicato ad un mercato ben definito che può essere anche locale.
Oggi non ci sono cooperative che acquistano il prodotto finito anche se comunque per parlare di mercato e di vendita dello zafferano Bisogna comunque procedere alla produzione di un quantitativo di bulbi, tale da produrre spezia, abbastanza elevato.
In via di massima la produzione può essere sostenibile quando lo zafferano prodotto è superiore ai 500 grammi (ciò dipende molto dal tipo di progetto che si sviluppa). In azienda abbiamo tutte le competenze per seguire il singolo produttore in tutte le fasi della creazione del progetto sia per la produzione che per i progetti di sviluppo di impresa successivi.
Infatti i nostri clienti Non solo hanno la possibilità di seguire i nostri corsi ma anche sono seguiti durante tutto l’arco della produzione.
Secondo noi lo zafferano è una coltura da poter provare se si ha la voglia di mettersi in gioco e sviluppare un progetto strutturato e senza avventurarsi.

Lascio tutto e mi dedico allo zafferano, piccoli dubbi

Ciao complimenti siete d’esempio per tutti!!!

ho 34 anni e vorrei lasciare il lavoro da dipendente in città per avviare una piccola attività di zafferano in montagna. Mi sono documento il più possibile fino ad arrivare a voi. Non ho molta pratica in ambito agricolo ma dove comprerò il terreno (Madonie – Sicilia +/- 1000m s.l.d.m.) avrò parenti che mi faranno un corso accelerato di Agronomia. Voglio vivere tra le montagne e devo crearmi un reddito per mantenermi.

Vi chiedo:

1) Una persona sola può occuparsi di tutto il processo per produrre 1 o 2 kg si zafferano in stimmi essiccati? (bio o in convesrione bio)

2) Quanto è  il massimo di produzione che una persona può gestire da sola escludendo magari raccolta e sfioritura?

3) In un solo classico essiccatore grande + o – quanto un forno da casa vi entrano almeno 1 0 2 kg di stimmi da essiccare?

4) La vendita del prodotto non a dettaglio, durante il periodo etichettato “in conversione bio”, è più difficile?

Grazie dell’attenzione concessami

 ancora complimenti e buon lavoro

 

 

Grazie per I tuoi complimenti, cerchiamo sempre di dare il massimo.
E’ veramente una bella idea lasciare la città per la vita agricola. Giada, la fondatrice ha fatto proprio quello che vuoi fare tu e dice sempre che se guardando indietro l’unico errore che ha fatto è quello di non aver iniziato prima questa attività.
Sicuramente iniziare un’ attività come quella della produzione dello zafferano è sicuramente interessante. Tuttavia per onestà devo dirti di vivere la cosa come un progetto tenendo sempre i piedi per terra.
Abbiamo diversi clienti che sono partiti molto entusiasti ma senza un progetto per poi dover rinunciare alla propria attvità.
Per cui inizia, ma prima di lasciare il tuo attuale lavoro, sii certo che il progetto sia forte.

Venendo alle tue domande:
1. con una buona organizzazione puoi arrivare a gestire senza troppi problemi fino ad 1.5kg di zafferano anche se durante i periodi di fioritura potresti avere bisogno di una mano.
La coltivazione bio ha bisogno di avere un processo più articoltato anche dal punto di vista burocratico e questo può darti qualche problema di tempo.

2. eliminando raccolta e sfioritura e con una leggera meccanizzazione riesci tranquillamente a gestire anche 2-3 ettari.
Giada ad oggi (Novebre 2018) gestisce circa 1,2 ettari completamente da sola ed un trattore.

3. In un essicatore così grande puoi essicare molti stimmi.
Dato che la coltivazione segue un andamento crescente – picchi – decrescente, avrai momenti in cui nell’essicatore entreranno 2 kg. Non è tanto la capienza dell’essicatore quanto i costi e il tempo di essicazione necessari per coprire quella quantità.

4. La vendita del prodotto Biologico o in conversione Bio non ha grossi problemi a patto che tu abbia un buon modello di business.
Logicamente devi tenere in considerazione il prezzo di vendita e i costi di produzione.
Se riesci a contenere i costi di produzione, potrai offrire un prodotto ad un prezzo competitivo.

 

 

Le api sullo zafferano

Avrei una curiosità: i fiori di zafferano hanno qualche effetto sulle api? Perché, a volte, quando le trovo in zafferaneto, sono tipo ubriache, a volte completamente immobili. Spesso sono solo molto agitate. Mi interessa saperlo perché il miele allo zafferano si fa aggiungendo lo zafferano a posteriori, ma se si volesse provare a fare il miele di zafferano? So che il momento stagionale non è ottimale per loro, ma appunto, è una curiosità. Grazie!

 

Gli imenotteri come le api hanno sensibilità all’ultravioletto molto elevata per questo sono attratte sia dal colore sia dalla presenza di polline che è utile all’invernamento dato che in molte parti d’italia le fioriture sono terminate.
I crocus non producono nettare.
Le piante angiosperme utilizzano diversi “stratagemmi” per stimolare l’impollinazione entomofila (portata avanti da insetti, tra cui il nettare, il profumo o il colore.
Credo che il colore sia il motivo dell’attrattività.
Ogni anno lasciamo avanti gli alveari dove alcuni arrivano molto “stanchi” per la produzione delle regine, tutti i fiori che produciamo e le api ne raccolgono il polline.
Abbiamo fatto un test per il raccolto del polline e ne abbiamo raccolto un po’ (molto poco), ma era davvero di sapore orribile.
Non saprei diriti il potere nutritivo di questo polline.

Lepri e Concimazioni

Buongiorno, sono un cliente vostro da 3 anni. Volevo avere delle spiegazioni a riguardo della concimazione. Ho un impianto biennale disposto in cumuli a fila unica e quest’anno devo espiantarli per poi ripiantarli ad agosto ma volevo concimare un po’ il terreno. È possibile quando? Un’altra cosa, quest’anno ho notato che una parte di bulbi ad inizio anno avevano le voglie tranciate causa lepri. Causa qualche problema questo inconveniente

Bisognerebbe capire almeno la struttura ed il pH del terreno. Comunque senza avere queste informazioni, per lo zafferano solitamente  si aggiungono 3Kg di stallatico maturo per ogni mq di terreno da procedere in questo modo:

  1. Aratura e interramento concime (Novembre)
  2. Fresatura e livellatura (Primavera)
  3. lavorazioni superficiali fino alla semina (fine agosto)
  4. Semina.

Se non hai lavorato il terreno a Novembre procedi subito ora e appena vedi le primissime infestanti procedi alla fresatura.

Ti consiglio di spiantare sicuramente i bulbi quest’anno e verificare con dei campionamenti come stanno crescendo.

Per lepri puoi utilizzare un prodotto a base di Alluminio ammonio solfato dodecaidrato oppure qualcosa a base di olio paraffinico. Sono disabituanti.

Lo scorso anno ho un’auto il forno e e dopo un giorno si sentiva tanto il profumo, ma quest’anno ho preso un’essiccatore ma sono ormai passati 10 giorni dal primo fiore ma non si sente nessun profumo, come mai è normale? Ho fatto anche una prova e essiccarne un po a 60 gradi per pochi minuti visto che si essiccano in fretta a quella temperatura, ma nemmeno quelli profumano ancora, non saprei. Magari sbaglio essiccazione?

il profumo durante l’essiccazione non necessariamente deve sentirsi. Noi essicchiamo circa 200gr al giorno e non sembre il profumo viene fuori. Solitamente dipende dalla temperatura di essiccazione. Probabilmente l’anno scorso nel forno raggiungevi temperature piu’ alte..Quando l iniziano a spezzarsi sono alla giusta umidita’. Le componenti volatili dello zafferano dopo l’essiccazione si sviluppano dopo qualche mese per cui e’ normale che dopo l’essiccazione non ci sia profumo. Ti consiglio di essiccare ad una temperatura piu’ bassa (circa 40gradi)

Non è spuntato nulla

Buonasera,
Vi disturbo per una curiosità: ho piantato 5 bulbi di zafferano, a fine agosto, in provincia di Cremona, nel vaso sul terrazzo esposto continuamente alla luce del sole…
Purtroppo ad oggi ancora non è spuntato nulla…
Volevo sapere da cosa potrebbe dipendere il fatto che non sia spuntato ancora nulla…
i bulbi sono stati posizionati a 5 cm di distanza l‘uno dall’altro e a 2 cm di profondità. Sono coperti interamente dal terreno sotto al quale è stata posta della “ghiaia” per drenare l’eventuale eccesso dell’acqua.
Abbiamo aggiunto anche del concime naturale denominato “cuore di bue” e bagnato pochissimo il terreno.
Da cosa potrebbe dipendere la totale assenza della piantina?
E se dovesse continuare a non spuntare nulla quando è meglio togliere i bulbi per ripiantarli?
Durante l’inverno è meglio che il vaso con i bulbi stia nel calore della casa o va comunque tenuto all’aperto sul terrazzo?
Secondariamente: è possibile aiutare l’ipotetico sviluppo della piantina con il calore artificiale di una lampada o sarebbe un tentativo vano?

Salve, i bulbi sono stati piantati correttamente anche se la ghiaia solitament non viene messa in fondo ma mischiata al terriccio. non conosco il “cuore di bue” ma questo non incide sulla fioritura (piuttosto sulla grandezza dei bulbi la prossima stagione).
Per la mancanza di fioritura solitamente si verifica grandezza e peso dei bulbi ma possono anche essere diverse le cause (dove a preso i bulbi?). Se non vede la piantina e le foglie è probabil che siano marciti o per eccesso di acqua o perchè erano malati precedentemente o per sbilanciamenti del terreno.
Scavi pure per vedere cosa è successo senza rompere le radici e dopo ripianta.
I bulbi vanno tolti a giugno, o quando le foglie sono completamente disseccate.
Lo zafferano ha bisogno di freddo per crescere per cui lo lasci fuori, senza acqua e in posto assolato preferibilimente.

Operazioni per impianto a 3 Anni

[Domanda]: Ho ricevuto le vostre mail informative . Vi ringrazio. Non volevo raccogliere i bulbi e volevo lasciare l impianto per 3 anni. Quali sono le operazioni da fare oltre l eliminazione delle erbacce? Grazie

[Giada]: Noi sconsigliamo fortemente lasciare l’impianto per 3 anni. Il costo dovuto alla manutenzione dell’impianto è molto + alto del costo di spiantare e ripiantare.
Se proprio vuole procedere con tale pratica allora è necessario procedere alla concimazione su terreno lavorato. Cioè lavorare il terreno nella parte non piantata e procedere all’arricchimento del 1-2% anno della quantità di Sostanza Organica.
Mediamente, 3Kg di Letame maturo per mq aumenta del 1% il terreno di S.O. Ovviamente sono numeri che devono essere presi con le pinze perché dipendono dal tipo di terreno, assorbimenti, ecc.
La S.O. Va aggiunta da Dicembre a Marzo.
Si può procedere anche con una concimazione NPK ma va visto quanto già presente nel terreno.
Una volta fatto questo va mantenuto il terreno con lavorazioni superficiali per dare aria e migliorare la porosità del terreno.

per aiutare lo sviluppo dei nuovi bulbi madre-figlio in primavera mi conviene apportare dei nutrienti alle foglie o al terreno ?

Solitamente la concimazione viene fatta Durante il periodo precedente alla semina questo perché sia il tempo che tutti gli elementi che sono state apportate al terreno  diventino disponibili ai bulbi nel periodo esatto.
bisogna tenere in considerazione che quando si apportano sostanze nutritive al terreno Bisogna fare delle lavorazioni che permettono di incamerare queste sostanze nel terreno è solitamente si rischia di fare qualche danno al terreno  Dove sono ospitate i bulbi. questo perché è necessario sempre effettuare delle analisi al terreno prima di apportare qualsiasi tipo di nutriente.

Perché La Spezia va essiccata? Per una questione di conservazione o per un discorso di qualità? E poi, si potrebbe mangiare appena raccolta senza farla essiccare? Ciao

Lo zafferano fresco contiene crocetina e crocina.
A seguito della essiccazione questi degradano in picrocrocina (sapore amaro) e safranale (aroma).
Quindi le caratteristiche organolettiche dello zafferano si sviluppano a seguito della essiccazione (picrocrocina) e dell’invecchiamento (safranale).
Questi valori cambiano a seconda della conservazione, tempo dal raccolto, pH ambientale e ossidazione.
Mangiato fresco non darebbe il sapore ma otterresti una colorazione colore arancio vivo.
Le imprese che fanno tinture naturali o abbigliamento green sono interessate al fresco proprio per l’alta capacità di colorazione e il colore unico

Ph, Concime e danni animali

Ho acquistato da poco un terreno di quasi un ettaro in provincia di Udine e sto cercando di utilizzarlo con qualche coltivazione redditizia .

Dalle analisi fatte al terreno sembrava poter essere adatto alla coltivazione dello zafferano in quanto molto fertile, con ph alcalino, di medio impasto e con una certa percentuale di scheletro che lo rende naturalmente drenante . Se dovesse essere promettente posso effettuare un investimento consistente ed inoltre ho la possibilità di avere la manodopera .

Ad inizio anno Marzo 2018 ho effettuato una trinciatura poi erpicatura poi con motozappa fresatura , concimatura con stallatico equino per circa 2 kg/mq ed infine baulature su 20 mq di terreno . Altri 20 mq di terreno stesso lavoro a casa mia ( foto orto1 e orto2 ) di modo da confrontare i due terreni .

I bulbi, come si vedrà dalla foto terreno.jpg li ho piantati in cima proprio per evitare problemi di ristagno di acqua perchè da noi ogni tanto piove in maniera consistente .

Il test che sto effettuando con 500 bulbi (250 terreno campo aperto e 250 mio o

rto di casa ) mi ha portato circa 7 grammi di stimmi essicati e mi sembrava, per il primo anno una buona quantità . Adesso mi trovo molte foglie di molti bulbi come fossero tozzate soprattutto nel terreno a pieno campo .

Che possa dipendere da qualche animale ( non ho messo reti di protezione e da noi ci sono corvi, gabbiani e fagiani ) o è un problema dei bulbi o del terreno ?

Le foto con nome bulbi1a fino a bulbi1d sono le tipologie di bulbi messi peggio , poi ci sono quelli come bulbi2a fina a bulbi2c altra tipologia .

confronto bulbi è una foto per farli vedere insieme e terreno.jpg è il terreno incriminato .

 

 

 

 

I risultati che hai ottenuto con con la prova sono soddisfacenti per cui puoi tranquillamente procedere con l’impianto anche se la reale resa della tua coltivazione potrai apprezzarla dal secondo anno d’impianto, quando i tuoi bulbi saranno interamente cresciuti nelle condizioni del tuo campo.
Il terreno sembra essere adatto alla coltivazione dello zafferano. Dovresti specificare l’alcalinità del terreno e la percentuale di materia organica che hai ottenuto.
Questo perché Ph troppo elevato (> 7.5) potrebbe portare ad una produzione inferiore e alla crescita di bulbi più piccoli il secondo anno.
La concimanzione organica andrebbe fatta rispetto alla materia organica contenuta nel terreno. Si procede solitamente se il terreno ha una % inferiore al 1,8%.
Detto questo la conduzione del tuo impianto è ottima e aspettiamo Giugno per vedere i risultati finali.

Le foglie che hai trovato dipendono da animali c he vengono a cibarsi nel tuo campo. Solitamente sono danni da lepri.
Tieni sotto controllo l’evoluzione del problema e nel caso sia necessario adotta qualche contromiura come dissuasiori o recinti elettrici.
Dalla foto del terreno sembra che ci siano alcuni “buchi”. Cioè sembra che mancano alcuni bulbi.  Se la cosa è voluta ok, altrimenti controlla eventuali gallerie scavate da topi.

 

Piantare Bulbi in Polonia

buonasera, mi chiamo enrico, sono di ravenna ma abito in polonia da alcuni anni; vorrei chiedere se si puo’ fare la coltivazione dello zafferano qui in polonia; la temperatura in giugno-luglio e’ di 25-30 gradi e agosto di 30-35 e in settembre 20-25 gradi, in inverno arriva a -15 fino a -18, da giugno ad agosto non piove tanto; si puo’ fare una coltivazione con questo clima?…..grazie

La coltivazione è assolutamente possibile, dovresti dirmi solo la composizione del terreno. Per le Temperature estive non ci sono problemi. Dobbiamo considerare quelle invernali. arrivando a -18° siamo davvero al limite ma la temperatura atmosferica diversa da quella del terreno in quanto sia la possibilità di avere una sorta di isolamento del terreno. Mediamente a 30cm di profondità si ha una temperatura constante di 12°C in inverno. Sicuramente una delle due soluzioni è quella di piantare lo zafferano a una profondità leggermente maggiore, intorno ai 20 e nel caso di neve per parecchi giorni dovrai sicuramente coprire i bulbi perché non è tanto la neve che rovina i bulbi quanto il fatto che i bulbi di zafferano non riescono a respirare sotto la coltre di neve. In Via di massima credo che comunque sia fattibile. Puoi verificare le condizioni climatiche attraverso l’ente statistico nazionale che misura le temperature medie stagionali e da lì puoi verificare se la temperatura di -18 è solo per qualche giorno o è un periodo continuativo. Infatti se la temperatura è a questi livelli bassi per molti giorni allora diventa problematico. I bulbi di zafferano resistono alla temperatura sotto zero per qualche giorno Dopodiché si ha il rischio che la umidità interna del bulbo congeli e lo spacchi.

Andrebbe fatta una prova con una modesta quantità (massino 10-20kg di bulbi) piantati a diverse profondità per vedere come reagiscono alle condizioni invernali

Piccolo medio o Grande?

un impianto di 20.000 bulbi è da considerarsi piccolo, medio o già grandicello?

Dipende dal tuo obiettivo di business.
Se l’obiettivo è vendere per arrotondare è sufficiente.
Se vuoi un business locale è una via di mezzo.
Se ti affacci al mercato nazionale è piccolo.

Il piccolo e grande in modo assoluto non esiste.
Un dato che esiste in letteratura  è che l’estensione media delle coltivazioni si aggira sui 400mq.
Purtroppo anche 400mq posso essere seminati in tanti modi diversi.
Però, incrociando dati statistici che si trovano in giro è possibile fare delle stime proprie.

Profondità e concimazione

Il contadino verrà ad arare il terreno la prossima settimana; è un terreno che non è mai stato coltivato prima. Volevo solo chiedervi conferma che vada bene una aratura dia 30-40 cm ma soprattutto un consiglio per la concimazione: la concimazione va fatta contestualmente all’aratura o in un momento successivo ?Grazie mille a tutti come sempre.

 

Proviamo a fare un po’ di chiarezza
Riguardo la concimazione del campo di zafferano. Quando si prepara il terreno prima della sistemazione dei bulbi di zafferano bisogna valutare diversi aspetti:
– La struttura del terreno
– necessarietà di Concimare il terreno
– il costo associato alla concimazione.

Quando si va a fare una valutazione di questo genere soprattutto se il campo non è mai stato coltivato prima è necessario valutare almeno gli aspetti di acidità del terreno anche attraverso semplici strumenti come piccole rilevazioni e cartine tornasole per capire se c’è bisogno di apportare correzioni al campo.
Di solito si è portato a ragionare in questi termini.
il campo non è stato usato prima ed è plausibile che le piante che noi chiamiamo infestanti abbiano comunque ha portato un ottima quantità di materia organica all’interno del terreno per cui potrebbe essere non necessario concimare il campo con concime stallatico
E quindi è possibile risparmiare il costo il concime.
Va considerato che lo zafferano è molto esigente in termini di materia organica un dato che andrebbe tenuto in considerazione è la soglia del 3% Materia organica all’interno del del terreno.
Anche se non precisa come un’analisi dettagliata del campo anche per la misurazione della materia organica è possibile fare degli esperimenti molto semplici per capire all’incirca se c’è abbastanza Materia organica e tale da fare una valutazione di massima.

Per quanto riguarda la aratura Di solito è consigliabile non andare oltre i 25 cm in quanto tutte le sostanze nutritive e Gli esseri viventi che popolano e che danno apporto positivo al terreno si trovano dentro i 25 cm di profondità per cui facendo una aratura così profonda si rischierebbe di non utilizzare appieno le proprietà del campo dato che sarebbe necessario
Molto tempo prima che questo equilibrio si ristabilisce.
In questi mesi è consigliabile fare una aratura leggera e una fresatura per livellare il campo Qualche settimana dopo giusto per preparare già il letto di semina e iniziare a fare il controllo delle infestanti.
Per cui il consiglio che posso dare e valutare attentamente la necessità di concime Dato che questo ha un costo abbastanza elevato ed impatto notevolmente sui costi della gestione del campo. Un dato che Possiamo fornire in base alla nostra esperienza e che abbiamo rilevato che uno degli effetti che incide sulla produzione Non solo è la quantità di materia organica Ma questo può essere anche mitigato dalla disposizione dei bulbi interno del terreno e quindi del loro microambiente migliorando il valore generato nel rapporto costi/valore.

Qualità dello zafferano
Domanda:
Ci siamo già sentiti qui quando ho acquistato i suoi bulbi.
Ho coltivato, raccolto ed essiccato il mio zafferano, ora, dopo aver atteso un mese e mezzo, l’ho consumato.
La prima impressione è stata che non rilasciasse molto colore, ma dopo aver mescolato e alzato la temperatura dell’infuso, il risultato è stato molto soddisfacente.
Volevo chiedere però : come faccio a poter valutare la qualità del mio zafferano (ovviamente non posso portarlo in laboratorio, avendone pochi grammi).
Oppure, da esperta, saprebbe dirmi a cosa possono essere dovute le “mancanze” del mio zafferano rispetto al suo (di indubbia qualità)?
Per esempio se fosse dovuto ad un eccessivo apporto idrico, o ad una scarsa esposizione al sole, o ancora al procedimento di essiccazione che magari ho sbagliato.
Ben consapevole del fatto che non è tenuta a rispondermi, attendo con speranza un riscontro. 
Grazie in ogni caso e buona giornata.
RIsposta [Giada]:

Buonasera e buon anno. 🤗 Mi fa piacere risponderle e lo faccio molto volentieri, infatti dico sempre ai nostri clienti:” per ogni dubbio DOVETE chiamarmi! 😃”.
Nessun problema per lo zafferano e gli effetti. Ciò è dovuto principalmente al fatto che lo zafferano “deve maturare” qualche mese prima di essere consumato. Solitamente lo zafferano prodotto a Novembre si consuma a Febbraio Marzo.
Solitamente la tecnica per usare lo zafferano è quella di “spezzettarlo” tra due cucchiai e aggiungerlo in misura di 0,10g per 100ml di acqua/latte o 80g di riso.
Per verificare se è stato ben essiccato controlli che gli stimmi al tatto tendo a “rompersi”. Se sono morbidi vanno ancora essiccati.
Ovviamente per valutare lo zafferano andrebbe fatto in laboratorio, ma se usa le proporzioni sopra, può valutare la qualità verificando che il colore sia giallo ora in acqua e in acqua calda (max 80°C solo per il test) si sprigioni il caratteristico profumo. In bocca deve sentire gli aromi nel retrogusto, facendo una leggera espirazione in modo da sentirne il retrogusto.
Ovviamente la tecnica agricola influenza la qualità a partire dal 2° anno.
Quanti bulbi bisognerebbe conteggiare per far si costituisca una buona entrata?

I bulbi solitamente si acquistano a peso e non al pezzo in quanto bulbi della stessa dimensione possono avere pesi leggermente diversi e su migliaia di bulbi possono verificarsi importanti scostamenti di prezzo.
La quantità di bulbi da investire dipende molto dal tipo di mercato/prodotto intende presidiare. In linea di massima una produzione annuale di almeno 500-700g di stimmi essiccati dovrebbe essere necessaria per iniziare a parlare di produzione professionale.
Per cui dovrebbero essere piantati tra 1000 e 1400kg di bulbi. Va considerato che ogni kg di bulbi viene piantato mediamente in 3mq.
Chi inizia la coltivazione lo fa solitamente con una coltivazione di prova (non + di 50kg ma di norma la quantità iniziale è di 10-30kg di bulbi) per poi allargare la coltivazione l’anno successivo

Quanti ne ricavo?

Salve sarei interessato ad acquistare,1000/2000 bulbi, quanto verrebbero a costostare, e piu che altro 1000/2000 bulbi quanti etti ne si possono ricavare?

La produttività dei bulbi nel primo anno è solitamente inferiore del 40% perchè i bulbi devono abituarsi al nuovo ambiente.
I clienti che hanno acquistato da noi hanno avuto rese da 0,3 a 0,6 grammi di zafferano per ogni kg di bulbi per cui nel primo anno la produzione può variare da 2 circa due grammi fino a 4-5 nel primo anno (su 20kg) per 40kg basta moltiplicare per 2.

Molto dipende dalla stagione (piovosità – temperature) e il suo terreno.

quanto tempo deve passare da essiccazione all’ utilizzo ?

Dopo l’essiccazione allo zafferano deve “invecchiare”  per permettere lo sviluppo del safranale. Solitamente sia le analisi sia il consumo inizia dopo circa un mese o due dall’ultima lavorazione.

Resa Bulbi e fiori impianto Biennale

L’ anno scorso seminai 1000 bulbi tutti di dimensioni 10+ che in tutta la stagione mi produssero 2000 fiori. Sto raccogliendo da quest impianto biennale da lunedì scorso (14/11/19) e ho superato oggi i 6000 fiori. Siamo molto felici e non ci aspettavamo una resa di questo genere, secondo voi cosa mi posso aspettare in termini di resa e quanti fiori pensi che mi possano aver prodotto dall anno scorso?

Difficile fare una stima, bisognerebbe sapere il peso di questi 1000 bulbi e quanto zafferano secco hanno prodotto.
Se hanno prodotto 2000 fiori presumibilmente erano bulbi da circa 18 grammi. Per cui avresti dovuto raccogliere quest’anno almeno 30 kg di bulbi. Se quest’anno (dato che la crescita di bulbi al secondo anno e’ + bassa) raccogli almeno 45kg di bulbi, hai raggiunto un ottimo risultato.
Se 18 kg al secondo anno di produzione hanno dato 6000 fiori credo tu abbia gia’ superato il picco di fioritura.

 

se il fiore è piccolo non schiuso il pistillo all ‘ interno si è già formato al massimo della grandezza, come faccio a capire prima che si schiuda qual’ è il suo sviluppo max ?

nel momento in cui il fiore è formato ( tieni in considerazione che la parte commestibile dello zafferano è composto solo dallo stimma  e il pistillo è la somma degli stemmi e degli stami), tutti gli organi interni del Fiore composti e formati per cui quello sarà il massimo sviluppo degli stemmi all’interno

se mi accorgo di problemi quando e cosa posso dare come anticrittogamici-antiparassitari-fertilizzanti sempre rimanendo in regime bio ?

l’unico rimedio per i bulbi malati durante l’impianto e l’estirpazione e l’allontanamento dall’impianto.  sicuramente questo tipo di trattamento deve essere autorizzato dall’ente certificatore che solitamente non acconsente.
consigliamo sempre di agire molto di più sulla prevenzione che fai in modo di rimanere sempre al di sotto del 3% di perdite.

se non mi accorgo di qualche bulbo da raccogliere e rimane sul campo che succede ? i bulbi appena raccolti se trattati con ossicloruro di rame o solfato di rame al 5 % per la conservazione sono ancora in regime biologico o non è permesso ?

i bulbi che vengono lasciati in campo solitamente fioriscono nel mese di novembre. infatti Noi durante la fioritura andiamo a fare delle rilevazioni anche nei campi che abbiamo lasciato a riposo per vedere se ci sono bulbi che sono rimasti dall’anno precedente.  con sorpresa potrai verificare che ce ne sono molti più di quanto immagini.
il trattamento dei bulbi solitamente non apporta sostanziali benefici più di quanto possa fare una buona pratica agricola. detto questo, alcuni enti certificatori consentono l’uso di rame per i bulbi altri invece no.
possiamo dire che il nostro ente certificatore sicuramente non permette il trattamento con ossicloruro di rame né solfato di rame.

un ettaro e neve

Con un’ettaro quanti bulbi occorrono? e poi volevo anche dire che il terreno e’ coperto di neve per tanti giorni, cresce ugualmente senza problemi?

il terreno ricoperto di neve per molti giorni potrebbe essere un prblema perchè l’umidità potrebbe farli marcire. una soluzione sarebbe quella di coprirli oppure tenerli puliti durante le nevicate. per il corso non abbiamo ancora definito le date di maggio e giugno. Sicuramente uno lo faremo a Caserta alla fine di aprile, ma credo che sia troppo lontano. le consiglio di aspettare maggio giugno. Consideri 1kg per ogni mq (circa 50 bulbi) quindi in un ettaro fino a 100q.

Vendere lo zafferano?

Sto valutando se intraprendere questa attività… Ma ha un buon mercato lo zafferano? Oppure si ha difficoltà nel venderlo? 18€ al grammo è il prezzo di mercato giusto?

Direi che la difficoltà dello zafferano è produrne grandi quantità ma per la vendita non ci sono problemi

Per il prezzo posso dire che 18 €al grammo è giusto
Volevo chiedervi che permessi bisogna avere per fare la trasformazione del miele, dato che vorrei provare a fare il miele aromatizzato allo zafferano. Premetto che il miele lo acquisterei da un apicoltore della zona, quindi io provvederei solo ad aromatizzarlo.

L’iter autorizzativo non è diverso da quello dello zafferano. Ti basta un laboratorio (puoi utilizzare quello che usi per lo zafferano) e con la modifica alla SCIA e al manuale HACCP sei apposto. Devi considerare che per rimanere nell’ambito agricolo, (2135 Cod.Civ.) la trasformazione e’ permessa solo con prodotti della propria azienda. Per cui dovresti utilizzare miele della tua azienda.
Per acquistare il miele da altri devi gestire la parte del miele aromatizzato come attivita’ extra agricola per cui il reddito derivante viene trattato come reddito d’impresa e non calcolato sul reddito agrario.

non hai trovato quello che cercavi?

Entra in contatto con noi

 

TELEFONO

0583 924067
+39 345 0110057

 

MESSENGER

Vai sulla Pagina

 

EMAIL

Invia una mail