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In questo tutorial Cercheremo di spiegare brevemente come ipotizzare un’impresa di zafferano costruendola da zero facendo alcune considerazioni di tipo economico e proiettando queste considerazioni nell’arco di 3 anni.

Quando si inizia una nuova attività bisogna tenere in considerazione alcune aspetti di tipo economico e produttivo affinché il business che viene improntato possa essere sostenibile dal punto di vista finanziario ed economico e nel caso in cui si richieda un finanziamento ad una banca ad esempio bisogna dimostrare attraverso alcune proiezioni le sostenibilità economico-finanziaria.
Quando si iniziano a fare le rilevazioni le proiezioni vengono fatte facendo delle assunzioni iniziali basate su parametri di produzione rilevati all’interno del mercato affinché si possa dare forza alle proiezioni che vengono fatte e dare credibilitò all’idea che viene messa in campo.
Anche a livello di produzione di zafferano vengono fatte queste assunzioni e noi faremo delle ipotesi di partenza che derivano da alcune ricerche sul mercato e interviste sul lato produttivo a diversi produttori oltre all’ esperienza diretta dell’impresa Clesi. Ciò affinché si possano avere dei dati quanto più possibile veritieri proprio per dare una giusta proiezione.

Bisogna considerare comunque che per semplicità di calcoli alcuni dati possono essere omessi o leggermente sotto o sovrastimati proprio per dare la possibilità  di dare un quadro omogeneo all’interno del file in allegato e con lo scopo di fornire uno strumento di valutazione.
Questo file può essere un unico punto di partenza dato che in ogni realtà va fatta una valutazione più approfondita. In particolar modo bisogna valutare le risorse che già l’azienda a disposizione in modo da avere un’idea da dove partire e sviluppare l’idea agricola.

Partiamo subito con il tutorial.
Abbiamo qui un prospetto di costi a 3 anni.
Si fanno delle ipotesi di partenza che si basano di su delle medie.
Un bulbo di zafferano produce in media tre fiori in piena produzione. Parliamo di bulbi di 3,5 cm di diametro e un grammo di zafferano è composto da circa 150 fiori (mediamente si va da un minimo di 90 a un massimo di 180 fiori).
Un kg di bulbi equivale a circa 50 bulbi dal peso di 20 g è il prezzo rilevato sul mercato internazionale per lo zafferano italiano trasformato è di circa 9,82 € al grammo all’ingrosso (rilevazioni Istat) mentre il prezzo medio dello zafferano bulbi è di circa 16,36 € al chilo. Questa media è stata estratta dall’analisi di competitors all’interno del Mercato del 2017.

E’ possibile iniziare a valutare tutti i costi che fanno parte dell’impresa e principalmente abbiamo quattro categorie di costi che vanno valutati.
Queste ipotesi sono basate sullo Startup di una impresa mentre per un’impresa già avviata vanno fatte delle considerazioni, comunque più approfondite basandosi su cosa l’impresa ha già a disposizione e quale è l’obiettivo da raggiungere.
Per quanto riguarda il costi abbiamo:

  • i costi di start up
  • i costi amministrativi,
  • i cost of Goods
  • i costi del personale


Questo prospetto  è di tipo semplicistico dato che tipicamente l’impresa dello zafferano è costituita da una microimpresa di tipo familiare oppure a conduzione diretta quindi non c’è bisogno di entrare nello specifico dell’impresa come ad esempio imprese di capitali.

Per quanto riguarda i costi dello startup si Assume che l’imprenditore abbia già un locale a disposizione da adibire a laboratorio dato che per le imprese di zafferano spesso è possibile adibire un locale domestico alla trasformazione dello zafferano.

Viene poi ipotizzato la presenza di un terreno già a disposizione o ad esempio un terreno da 1000 metri quadrati preso in comodato d’uso dove vengono piantati circa 50 bulbi per ogni metro quadrato, quindi un chilo.
E’ stato considerato un ammortamento di 10 anni per i bulbi
Il concime organico viene valutato per 3 kg ogni metro quadrato ed è un dato medio per portare la percentuale di concime organico dal 2 al 3%.
Una macchina agricola leggera, recinzione e costi di attrezzature varie.


L’ altro tipo di costi sono di tipo amministrativo che la racchiudono diverse voci di pubblicità, commercialista luce ed energia, ed altre spese.
Sì ipotizzano anche il numero di vasetti nei tre anni con un prezzo di €0,20 di vasetto più il 12% del costo del vasetto per l’etichettatura.


Sì valutano i costi del personale.
Prima di addentrarsi all’interno dei costi del personale Bisogna fare delle considerazioni. Solitamente quando si calcola il costo del personale diretto si fanno delle valutazioni in base al contratto collettivo nazionale .
Molto spesso si è portati a pensare che il costo della manodopera comprenda anche il guadagno dell’imprenditore.
Si pensa che solitamente la microimpresa guadagni rispetto a quando incassa.
In realtà bisogna imputare i costi di produzione a quelli che sono le paghe considerando che il lavoro valga quanto quello di un operaio adibito a quella mansione e successivamente nel caso delle delle microimprese tolte le tasse anche il profitto netto dell’impresa rientra nel guadagno dell’imprenditore.

Per imputare meglio i costi è possibile calcolare i punti si sono identificate tre tipologie di operai più l’imprenditore che viene remunerato dal profitto netto.
In questa fase l’imprenditore può essere considerato con la stessa paga del operaio.

La tabella mostrata richiama il costo lordo orario per le varie tipologie di operai con 5 scatti di anzianità ipotizzando che lo zafferano sia prodotto da persone già con esperienza.
Anche se si utilizzasse una paga senza scatti di anzianità il costo cambierebbe di poco.
Per quanto riguarda il costo del personale abbiamo identificato in linea di massima quelle che possono essere i costi che che sono contabilizzati all’interno della produzione.
Non sono stati considerati i costi di impianto al terzo anno perché viene considerato come una perdita alla fine del ciclo per semplicità.
Questo perché il costo è molto variabile rispetto alla tecnologia utilizzata per lo spianto.
Per semplicità quindi andiamo a considerare che il costo dello spianto viene assorbito totalmente dalla vendita dei bulbi ipotizzando quindi che Il costo dello spianto sia lo stesso di quello di vendita. Q
Questa è una ipotesi molto pessimistica ma viene fatta per semplicità di calcolo.
I calcoli portano ad una 2657€ di costo personale.

Passando alla classificazione dei ricavi si hanno due tipi di ricavi:

  • dallo Zafferano Spezia
  • A dai bulbi di zafferano.

Per semplicità lo zafferano viene prodotto in vasetti da 1 g ed è stato ipotizzato un kg per ogni 1000 metri quadrati (parentesi dato medio).
I bulbi di zafferano non vengono considerati in quanto abbiamo ipotizzato una coltivazione pluriennale che da la possibilità di risparmiare sui costi di spianto e reimpianto portando  il costo spianto al 3°.
I costi al terzo anno per lo spianto dei bulbi vengono conteggiati come una mancanza di ricavi al terzo anno quantificati e come €6544.
Sì ipotizza un aumento della produzione in termini di Spezia del 40% nel secondo anno dove si ha la maggiore produzione possibile e del 25% nel terzo anno perché c’è il calo fisiologico dovuto al calo di produzione per invecchiamento

 

Abbiamo identificato anche un coefficiente di ripartizione per valutare i costi di due articoli prodotti della stessa produzione cioè quando produciamo lo zafferano produciamo sia Zafferano che bulbi di conseguenza i costi che sono attribuibili alla sola produzione dello zafferano in realtà sono attribuibili anche alla produzione dei bulbi.
Ad esempio pensate alla pulitura del campo.
Quando puliamo il campo di zafferano si valuta Il tempo che occorre per pulire il campo ma questo è utile sia la produzione dei fiori che la produzione dei bulbi.
Andrebbe fatta fatta una analisi più specifica
ma il coefficiente di ripartizione ci permette di semplificare questo calcolo perché è possibile valutare che la produzione che viene fatta dall’impresa viene venduta sul mercato e supposto il valore di questa produzione 100%. una parte verrà coperta dalla vendita dello zafferano e una dalla parte parte bulbi.
Attraverso la percentuale che è occupata dalle 2 voci si va a fare la ripartizione.
Ad esempio in questo caso si vede che 100% del ricavo del primo e  del secondo viene coperta solo dallo Zafferano mentre il 64% viene coperta dalle vendite dello zafferano nel terzo perché il restante 36% viene assorbito dalla vendita di bulbi.

Così come abbiamo ipotizzato il coefficiente di ripartizione questo è possibile ripartire anche sui costi.
Sempre per semplicità si va ad ipotizzare che la stessa ripartizione ricavi è la stessa della ripartizione costi.

Quello che spesso attanaglia i produttori è il costo di produzione singolo.
Come abbiamo visto il coefficiente di partizione ci permette di semplificare di molto i calcoli ma mediamente non si discosta molto dalla realtà anche se va fatta sempre un’analisi più approfondita che dà dei numeri esatti.

Come vediamo, considerando tutti i costi e tutti i ricavi che abbiamo valutato la spezia essiccata in vasetti da un grammo trasformato costa, 6,86 €.
Questo costo è comprensivo già di manodopera e tutti i costi di commercializzazione.
La produzione dello zafferano permette di avere un abbassamento dei costi diretti verso il terzo anno senza considerare la valutazione dei bulbi nei primi due anni.
Si vede dalle considerazioni di coltivazione pluriennali che un kg di bulbi costa all’incirca €6 al kilogrammo prodotto.
Detto questo la considerazione che spesso si fa,
è sul prezzo di vendita che viene basato solo esclusivamente sull’analisi dei competitors senza valutare esattamente quale debba essere il giusto ricavo rispetto ai costi sostenuti.
In realtà andrebbe fatta una valutazione dei costi più attenta considerando esattamente tutti i costi post produzione, in particolar modo quelli che derivano direttamente dai canali di vendita attraverso la discussione di un business Model Canvas o l’implementazione di un piano marketing.
Solitamente non si arriva mai ad ottenere il prezzo quattro o cinque volte il costo diretto.
Comunque il costo di produzione è molto importante che incide molto rispetto al prezzo medio di vendita evidenziando il margine di guadagno molto basso.
Questa valutazione può essere aumentata è migliorata nel corso degli anni notando che nel corso del terzo anno il valore va a triplicare.

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